SANT’AGATA

Nata in una famiglia nobile di Catania nel 230 d.C., Agata visse in un’epoca in cui il cristianesimo era perseguitato sotto il dominio romano. Nonostante le avversità, Agata scelse di consacrarsi a Dio sin da giovane. La sua vita prese una svolta drammatica quando, tra il 250 e il 251 d.C., il proconsole Quirino arrivò a Catania con l’intenzione di far rispettare l’editto dell’imperatore contro i cristiani.

Quirino, affascinato dalla giovane Agata, tentò di costringerla ad abbandonare la sua fede, ma di fronte al suo rifiuto decise di sottoporla alle arti corrotte della cortigiana Afrodisia. Nonostante gli sforzi di questa, Agata mantenne salda la sua fede, tanto che persino Afrodisia rinunciò al suo incarico. Quirino, infuriato, avviò un processo contro Agata, culminato in atroci torture fisiche e, infine, nel suo martirio il 5 febbraio 251.

Miracoli e Prodigi: Il Culto di Sant’Agata.
Il corpo di Agata, miracolosamente intatto, fu avvolto in un velo rosso, simbolo della sua consacrazione a Dio. Si narra che questo velo fermò più volte la lava che minacciava Catania, compiendo miracoli che spinsero alla sua canonizzazione. Dopo vari trasferimenti, le reliquie di Sant’Agata tornarono a Catania nel 1126 e sono oggi custodite nel Duomo di Catania, parte di esse inserite in un prezioso mezzobusto d’argento.

Il mezzobusto, arricchito nel tempo da doni preziosi, costituisce un tesoro inestimabile. Tra gli oggetti più illustri spicca una corona in oro tempestata di pietre preziose, dono di Riccardo Cuor di Leone durante una crociata in Sicilia. Questa corona, insieme ad altri doni di nobili e sovrani, testimonia il riconoscimento della straordinaria vita di fede e coraggio di Sant’Agata che, ancora oggi, continua a risplendere come una luce divina su Catania.